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Il Corponauta: uscita ufficiale

Oggi è un grande giorno per Il Paradiso degli Orchi. Come anticipato, AMS Records ha pubblicato ufficialmente la nostra ultima fatica, Il Corponauta, di cui siamo enormemente soddisfatti, anche grazie all’ottima accoglienza ricevuta dai pezzi del disco, proposti in acustico una settimana fa durante la Z-Fest al Legend Club di Milano.

Con questa uscita si concretizza quindi il lavoro di questi ultimi anni, prima in sala prove e poi in studio, consentendoci di concentrarci sulla resa live di un disco che riteniamo ambizioso. Invitiamo quindi a seguirci per ricevere aggiornamenti sui concerti in arrivo.

Potete acquistarlo da questo link AMS/BTF Il Corponauta

Nel frattempo, proponiamo il comunicato stampa che annuncia l’uscita del disco, che trovate sul sito di Fleisch Agency.

 

ESCE OGGI IL NUOVO ALBUM “IL CORPONAUTA”

Il Paradiso degli Orchi è una giovane band di Brescia attiva dal 2010. Il loro genere è un crossover di diverse influenze; prog rock, psichedelia, pop, indie, atmosfere cantautorali, profumi etnici, elettronica…. Hanno esordito nel 2011 con un album che porta il nome del gruppo e nel 2012 hanno cominciato a lavorare su un progetto particolare e coraggioso. Nel periodo citato la band è entrata in contatto con il musicista e produttore Fabio Zuffanti (nume tutelare del nuovo prog italiano) che, affascinato dal progetto, ha lavorato a stretto contatto con i musicisti per aiutarli a sgrossare le moltissime idee, definire le canzoni, scegliere i giusti suoni, fermare il tutto su nastro al meglio. Il risultato di tutto ciò è “Il Corponauta”.

L’album è un concept ispirato dal libro omonimo di Flavio Emer.
Flavio (purtroppo mancato nel 2015) era nato con la distrofia muscolare ma, grazie a un computer chiamato Obi-Wan Kenobi, era riuscito a trasformare la sua disabilità in comunicazione. La sua capacità di vivere la fantasia, in un’infermità fisica ma non mentale, lo aveva portato non solo a scrivere libri ma anche a collaborare con il Corriere della Sera. “Il Corponauta” racconta (secondo le parole del suo autore) “…la storia di un pensiero che scende da un altro pianeta ed entra in un corpo, come un giornalista, e lì scoprirà che, nonostante lo spirito voglia andarsene lontano dai limiti, alla fine avrà bisogno di questo sgangherato corpo per poter produrre qualcosa che si possa trasmettere alle altre persone.”

Il Paradiso degli Orchi ha magistralmente trasferito in musica e parole il messaggio di Emer in un qualcosa che non teme barriere. A volte l’amore per gli Yes esce fuori prepotente, altre volte sembra di assistere a una jam tra i King Crimson e i Perturbazione, altre siamo condotti in danze che sfiorano i Jethro Tull, i Flamig Lips, i Muse e gli Ozric Tentacles. Queste però sono solo sensazioni, spesso infatti è assai difficile fare un reale confronto tra il PdO e altri artisti perché il gruppo bresciano è realmente unico e originale in questi 79 cangianti minuti di musica e sensibilità.

“Il Corponauta” è pubblicato da AMS Records ed esce oggi. E’ stato presentato e messo in vendita in anteprima il 1° Aprile durante la Z- Fest organizzata da Fabio Zuffanti presso il Legend Club di Milano.

 

TRACKLIST E CREDITI

01 IL MONDO DEI PENSIERI
02 IL CORPONAUTA
3 SILENZI
4 PIOGGIA
5 SPECCHIO
6 VOLARE VIA
7 LA STANZA DEI RICORDI
8 ADDIO AL CORPO
9 IL VOLO
10 DESERTO PT.1 LENTO PT.2 DESERTICA PT.3 PETALI DI ROSE
11 IL GRAN FINALE

Testi e musiche de IL PARADISO DEGLI ORCHI

Sven Jørgensen: voce
Andrea Corti: basso
Michele Sambrici: chitarre, voce, tastiere
Andrea Calzoni: flauto, sax
Stefano Corti: percussioni
Marco Degiacomi: batteria, voce

Il testo di “Addio al corpo” è stato scritto da Flavio Emer
Percussioni addizionali a cura di Iran Fertonani
Prodotto da FABIO ZUFFANTI
Produzione esecutiva Il Paradiso degli Orchi e AMS Record
Registrato da Giorgio Reboldi presso Altrefrequenze – Brescia
Mellotron M400 registrato da Carlo e Andrea al Poddighe Studio – Brescia
Mix e mastering a cura di Robbo Vigo presso Zerodieci Studio – Genova
fotografie di Francesca Emer
grafica a cura di Roberto Salodini

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Il Paradiso degli Orchi